Scopri come è (davvero!) opportuno curare l’ansia da prestazione

curare l'ansia da prestazione

Spesso mi chiedono come è possibile curare l’ansia da prestazione. E’ ovvio che siamo nell’ambito dei problemi di ansia, tuttavia l’ansia da prestazione è qualcosa di molto più specifico e si manifesta quando ci si preoccupa eccessivamente, in maniera immotivata e ossessiva, di una determinata azione e/o avvenimento con cui ci si dovrà misurare.

In poche parole: mi preoccupo ed ossessiono così tanto per il fatto che dovrò fare una determinata cosa, o vivere un certo avvenimento, tanto da inficiare la modalità di svolgimento vera e propria dell’azione specifica che poi andrò a compiere.

In pratica, volendo spiegare il tutto in modo molto concreto, l’ansia prestazionale è una vera e propria “profezia che si auto avvera”: mi preoccupo così tanto di non essere in grado e/o all’altezza di fare una determinata cosa, che alla fine questa mia ossessione mi rende davvero totalmente incapace di effettuare l’azione che ha creato lo stato ansiogeno stesso.

Ciò detto, esistono infinite ansie da prestazione per quante sono le attività umane: in abito sportivo (pensiamo all’ansia ossessiva di molti atlteti prima di una gara…), professionale, scolastico, relazionale, sociale e non ultimo in campo sessuale.

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In questo articolo si parlerà, in particolar modo, dell’ansia da prestazione sessuale la quale affligge sia donne che uomini ma che, in questi ultimi anni, si è ulteriormente aggravata nei confronti di quest’ultimi. Il perché è presto detto: si tratta di un fenomeno che ha profonde cause sociali e culturali…

…E mai come in questa epoca è avvennuto un così alto grado di indipendenza e intraprendenza femminile la quale, inutile negarlo, rende le donne sempre più aggressive e gli uomini sempre più preoccupati e ansiosi di non essere all’altezza della partner di turno e di deluderla.

Cosa quest’ultima che, quando assume le caratteristiche di un vero e proprio atteggiamento ansiogeno “cronicizzato”, finisce purtroppo per avverarsi puntualmente!

Il che, nella pratica, si traduce molto spesso in problematiche sessuali maschili come l’eiaculazione precoce e la disfunzione erettile. Quest’ultima, soprattutto, viene vissuta come un vero e proprio DRAMMA da tutti gli uomini che ne sono affetti, in quanto si percepiscono come poco virili e pensano subito di avere qualcosa che non va nel loro fisico.

In realtà, la problematica ha radici ben più profonde! L’erezione, a differenza di quanto pensano ingenuamente e ignorantemente la maggior parte delle persone (sia umomini che donne), deve essere ricondotta inizialmente a un discorso di tipo psicologico!

Infatti, prima di ogni altra cosa, è importante che sia presente un forte senso di eccitazione. Perché? Per il semplice motivo che, se quest’ultima non è presente, allora sarà molto difficile per non dire impossibile ottenere un’erezione soddisfacente.

Il discorso da un punto di vista scientifico è molto semplice: se manca un soddisfacente stato eccitatorio iniziale, allora poi non si attiveranno neanche tutti quei complessi meccanismi fisiologici ed ormonali che porteranno poi all’erezione attraverso l’afflusso di sangue nei corpi cavernosi del pene.

Prova semplicemente a immaginare questo: sei in grado di sentirti eccitato se il tuo pensiero e le tue energie sono focalizzate solo sul timore ossessivo di non essere all’altezza sessuale della tua partner? La risposta è questa: no! Non può esistere nessuna vera eccitazione, là dov’è presente un forte senso di ansia da prestazione!

Né sono di reale utilità i farmaci, anzi. Infatti, se manca lo stato di eccitazione iniziale, non c’è farmaco che tenga e che sia in grado di fare la “magia” da solo

Inoltre, c’è da dire che le pillole per l’erezione creano uno stato di dipendenza psicologica dal farmaco a dir poco deleteria nei confronti della propria autostima sessuale: “Sono un uomo solo se ingurgito le pillole, perché senza non sono davvero in grado di farmelo diventare duro.”

Ciò detto, è impressionante il numero di uomini che, dopo essersi sottoposti alle analisi prescritte dall’andrologo, alla fine si sentono spessissimo dire: “Lei non ha nulla che non vada a livello fisico. Probabilmente è un discorso di insicurezza mentale.”

Quale può essere, quindi, un modo veramente efficace per curare l’ansia da prestazione? Sicuramente NON le medicine!

Se pensi che imbottirti di pillole per l’erezione e/o di ansiolitici sia la strada giusta, allora sappi che sei paurosamente fuori strada e che, anzi, in questo modo potresti addirittura rischiare di peggiorare la tua situazione (per non parlare delle ricadute negative sulla salute a causa degli effetti collaterali di questi farmaci!).

Prima di tutto, è importante avere una comunicazione chiara ed equilibrata con la propria partner sessuale, in modo che lei comprenda la situazione e non cerchi di colpevolizzare il proprio uomo, rischiando così di aggravare ulteriormente il suo stato di insicurezza sessuale.

Al contrario è importante che la coppia crei una vera e propria simbiosi e che, con pazienza ed amore, veda la situazione come un problema momentaneo che ha soltanto bisogno di un po’ di tempo per esssere risolto, così come capita per la maggior parte degli altri problemi…

L’uomo da parte sua, dovrà impegnarsi in un persorso di crescita e di miglioramento della propria auto stima sessuale. Una volta che questo importante passo sarà stato compiuto, il sesso verrà vissuto in maniera più “giocosa” e tranquilla…scevra da quello stato di tremdenda ansia da aprestazione che ne bloccava il libero fluire.

Spesso mi chiedono se possa essere utile rivolgersi a un sessuologo. Sicuramente sì, a patto di avere a che fare con un professionista preparato il quale eviti inutili e stupidi “moralismi” da quattro soldi.

Tuttavia, capisco anche che molti uomini provino vergogna e imbarazzo nel palesare, sia pure a un qualificato professionista, un problema che ritengono qualcosa di tremendamente auto svilente. Pertanto, in casi come questi, cosa si può fare?

Di sicuro bisogna lasciar perdere il “fai da te” a base di farmaci, pomate e/o strani integratori più o meno leciti. Invece la cosa più sensata da fare è lavorare sul proprio vissuto emotivo, iniziando ad associare sensazioni di tranquillità, benessere e piacere là dove prima c’erano solo timore e ansia di fallire.

Come è possibile intraprendere questo percorso? Sicuramente non è una metodologia che si puà improvvisare dall’oggi al domani, in quanto si richiede una precisa tecnica e programmazione passo dopo passo. Io, da ex sofferente di ansia da prestazione sessuale, ce l’ho fatta e ho deciso di divulgare tutto quello che so su questo argomento.

Quindi, se vuoi approfondire delle valide soluzioni alternative che sono state sperimentate con successo per curare l’ansia da prestazione per sempre, allora ti consiglio di cliccare sul banner che trovi qui in basso. Spero di esserti stato utile!

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