Ansia da prestazione maschile: cause e possibili rimedi

ansia da prestazione maschile

Quando si parla di ansia da prestazione maschile ci si riferisce comunemente all’ansia da prestazione sessuale che moltissimi di noi uomini possono provare nel contesto sessuale con la propria partner femminile.

L’ansia da prestazione maschile si manifesta come condizione psicologica e mentale di disagio, preoccupazione, agitazione, tensione, insicurezza, imbarazzo e spesso frustrazione prima o durante il rapporto sessuale. Essa spesso finisce col compromettere la serenità e la disinvoltura quando ci si trova sotto le lenzuola con la partner.

Ma il problema maggiore, per moltissimi uomini, è che l’insicurezza prestazionale incide spesso sulla psiche a tal punto da creare problemi di erezione proprio nel momento in cui avremmo maggiore bisogno di avere un’erezione costante, ovvero proprio quando si è a letto con la partner, con la conseguenza di avere un flop erettivo e  deludere noi stessi e lei.

Il problema poi si può amplificare ulteriormente per via di una sorta di circolo vizioso che si instaura per via dell’ansia da prestazione maschile. Infatti se quest’utima provoca una disfunzione erettile durante il rapporto sessuale, il problema erettivo andrà poi ad alimentare altra ansia, e questa, sempre più forte, provocherà ulteriori problemi di erezione ancora più gravi e frustranti che alimenteranno un ulteriore timore di fallire…

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In pratica si crea una spirale sempre più profonda ed interminabile e dalla quale diventa sempre più difficile venirne fuori, ancor più quando si cercano e si provano presunti rimedi per l’insicurezza a letto che, anziché diminuirla, ne alimentano l’intensità poiché non combattono alla radice le sue cause. Ma questo lo vedremo tra poco.

Cerchiamo ora di comprendere come l’ansia da prestazione maschile possa creare una disfunzione erettile, o un erezione limitata in intensità e durata, per capire meglio quali possano essere i rimedi e le soluzioni valide per combatterla  e per migliorare l’erezione. Spesso si sente raccontare che l’erezione del pene sia un fenomeno automatico e totalmente meccanico, e che coinvolgerebbe solo parti organiche del nostro essere. Come se noi uomini fossimo delle macchine senza emozioni. Ma la realtà sul meccanismo dell’erezione è ben diversa !

L’erezione del pene è un fenomeno psico-fisico, che richiede l’intervento della mente e poi di componenti organiche. L’erezione del pene viene innescata da un fenomeno psicologico-mentale ed emotivo che è l’eccitazione mentale a seguito di stimoli sensoriali (compresa l’immaginazione e la fantasia). L’eccitazione mentale spinge il cervello e l’organismo a produrre ormoni e segnali bio- neurali che, “scendendo” verso la zona genitale, innescano un meccanismo di fluidificazione sanguigna e di afflusso di sangue ai corpi cavernosi del pene. Il pene, che è costituito principalmente da corpi cavernosi simili a delle comuni spugne, ne assorbe il sangue gonfiandosi e causando all’erezione.

L’insicurezza sessuale può limitare fortemente lo stato di eccitazione mentale durante il rapporto sessuale e se l’eccitazione mentale viene meno, presa dal sopravento dell’insicurezza e dell’agitazione, ecco che il meccanismo di rilascio della muscolatura liscia della zona genitale, e l’afflusso di sangue al pene, ne vengono fortemente limitati. Il risultato dell’ansia da prestazione maschile sono quindi problemi erettivi come:

  • mancanza totale di erezione
  • erezione poco intensa
  • erezione di breve durata
  • difficoltà a mantenere o prolungare l’erezione
  • perdita improvvisa di erezione

Questo è il meccanismo del timore di fallire che ci può portare a diversi flop erettivi tra le lenzuola e alla frustrante delusione e mancanza di autostima che ne può derivare, specie quando gli episodi di ansia da prestazione sessuale e problemi di erezione diventano frequenti e apparentemente irrisolvibili.

Ma la domanda che ci si potrebbe porre ora è: “E da cosa deriva l’ansia da prestazione maschile? Quali sono le sue cause?”. Un recente test pare aver dimostrato che più è bella, giovane e attraente la partner sessuale, più alte sono le probabilità di provare una forma di ansia da prestazione maschile e di fare flop tra le lenzuola con qualche problema erettivo.

In pratica è come se la paura di deludere sessualmente la partner femminile aumenti in base a fattori come la sua bellezza e attraenza, e la bellezza della partner aumenti l’insicurezza sessuale nell’uomo specie se quest’ultimo non è altrettanto bello o giovane. A prescindere dai risultati di questo test, ci sono due cose importanti da comprendere:

  1. l’insicurezza sessuale degli uomini non è una malattia mentale
  2. lo stato ansiogeno non nasce dal nulla e non è priva di cause

In realtà non si tratta di una malattia mentale, ma è uno stato psichico temporaneo che sorge per via di cause specifiche e che spesso influenza molti più uomini di quanto si possa immaginare. Per alcuni non crea un’agitazione o un’insicurezza tale da creare forti disturbi erettivi, mentre per altri il livello di insicurezza e tensione mentale provocato da essa è tale da creare i sopracitati problemi di erezione ma solo finchè permangono le cause mentali che l’hanno generata.

L’ansia da prestazione maschile, infatti, può nascere da fattori come:

  • bassa autostima sessuale
  • timore di deludere sessualmente la partner
  • timore del giudizio sociale (di non essere all’altezza delle dicerie di coetanei o conoscenti nelle discussioni sessuali)
  • concezioni totalmente errate sulla sfera sessuale femminile
  • paure legate alle dimensioni del pene
  • uso o abuso di alcool e droghe (anche i cannabinoidi come la Marijuana)
  • interazione con alcuni farmaci (ad esempio: anti-ansiolitici, anti-depressivi, psicofarmaci)
  • convinzioni autolimitanti (sconosciute alla maggioranza degli uomini e troppo spesso sottovalutate)
  • auto-sabotaggi inconsci (programmazione inconscia al fallimento sessuale)
  • auto-osservazione del pene durante il rapporto sessuale

Alcune di queste cause mentali sono totalmente sconosciute alla maggioranza degli uomini. Inoltre, alcune di esse sono anche inconsce e quindi vengono attuate mentalmente durante il rapporto sessuale senza che ce ne si renda conto. Ma che ce ne si renda conto o meno, il problema è quello che questi comportamenti mentali sono sufficienti a provocare uno stato di ansia da prestazione maschile tale da “bloccare” o limitare le potenzialità organiche del meccanismo erettivo anche in ragazzi giovanissimi e in ottima salute.

A questo punto, sorge spontanea la domanda: cosa non fare e cosa fare invece? Molti uomini, sopratutto i più giovani, spinti dall’impulso di combattere ed eliminare istantaneamente il problema di ansia e di erezione, si gettano a capofitto nella ricerca di rimedi facili e veloci come le varie pillole proposte su tanti siti web.

Numerose soluzioni in pillola per l’ansia da prestazione maschile, alcune naturali mentre altre sono farmacologiche, si propongono come “miracolose” soluzioni per l’ansia da prestazione sessuale e per i problemi erettivi, decantando il raggiungimento di facili erezioni durature già fin dal primo giorno e proponendosi come cure all’ansia da prestazione maschile.

La verità è che nessuna pillola, naturale o farmacologica che sia, può eliminare alla radice le cause mentali dell’ansia da prestazione maschile, poiché essa è un fattore puramente mentale! Se la si vuole combattere ed eliminare bisogna agire lavorando sulla fonte stessa del problema: la mente!

…Dalla mente derivano le cause del timore di fallire, e dalla mente stessa possono derivare la soluzione e anche il potenziamento e miglioramento di fattori mentali importantissimi per il meccanismo psico-fisico dell’erezione come l’autostima sessuale e l’eccitabilità mentale.

Se l’ansia da prestazione maschile è a livelli tali da essere divenuta insopportabile e intrattabile autonomamente, allora il ricorso al supporto di uno specialista come lo psicologo può essere infinitamente più valido che farmaci e pillole varie.

In tutti gli altri casi, si può tranquillamente riuscire in modo autonomo ad eliminare le cause psicologiche di questo problema tramite semplici tecniche mentali che, in tempi relativamente accettabili, posso portare all’eliminazione definitiva delle cause psichiche del problema.

Oltre ad eliminarne le cause psicologiche, particolari tecniche mentali possono portare anche ad un elevarsi della fiducia in sé e dell’autostima sessuale, nonché ad un aumento della sicurezza interiore e dell’eccitabilità mentale proprio quando ci si ritrova nel letto con la propria partner.

In aggiunta a queste tecniche mentali, la conoscenza esatta e corretta di tematiche inerenti il sesso e la sfera sessuale femminile (o le “esigenze” sessuali femminili”) può eliminare per sempre tutto quell’insieme di credenze e convinzioni errate ed autolimitanti sul sesso che, solitamente, alimentano l’ansia da prestazione maschile.

Ulteriori miglioramenti si possono ottenere applicando, contemporaneamente alle tecniche mentali per la sicurezza sessuale, delle apposite tecniche fisiche per potenziare componenti fisiologiche e organiche del meccanismo erettivo.

Raggiungere una definitiva padronanza delle proprie emozioni e degli stati mentali mentre siamo a letto con la nostra partner, lavorando su noi stessi e in modo particolare sulla sfera mentale, è sicuramente il modo più logico per poter vivere ogni esperienza sessuale con serenità, sicurezza, e avere la certezza di avere sempre un’erezione sicura e soddisfacente per il rapporto sessuale e per lasciare soddisfatta lei e noi stessi.

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